Prima di dimenticarmene vorrei fermare un ricordo di mia nonna, che abitava in un paese lontano, in un mondo diverso che ho conosciuto da bambina.
Di lei oggi mi sono rimasti solo alcuni bellissimi vestiti  attraverso i quali vorrei raccontare questa storia… 
                                                                       Katarìna Janoskovà



LA VERA STORIA DELLA NONNA DI
CAPPUCCETTO ROSSO

 

I nonni: quando andiamo a visitarli è sempre un’avventura! I nonni vivono di nuovo il tempo allegro in cui si può far nulla e giocare ancora come bambini. Le loro case sono dei musei pieni di foto, di quadri, di oggetti che vengono dai tempi lontani in cui non eravamo nemmeno un pensiero segreto.
Certe volte i nonni non li abbiamo neanche conosciuti, ne abbiamo solo sentito parlare in una favola del passato dove possiamo andare solo con la fantasia.
Di fatto maschi, femmine, bambini e teatranti tutti abbiamo dei nonni che ci lasciano un’eredità.



Una nonna e una bambina sono le protagoniste di questo spettacolo. Il pensiero corre a Cappuccetto Rosso, il pensiero corre al Tempo che corre e divora come le mascelle del lupo.

La bambina attraversa il bosco, vero o immaginario? Non importa: è così bello attraversare il bosco per andare a trovare la nonna che racconta la sua vita, ma è una vita romanzata, come tutte le vite che meritano di essere raccontate, meglio, è una vita teatralizzata!
Ogni pomeriggio per un’estate intera la bambina va a trovare la nonna nella sua casetta al limitare del bosco. Tutte le volte la bambina arriva a casa della nonna prima del lupo.  Ma un giorno…

Per il personaggio della nonna ci siamo ispirate alla figura di Lotte Reininger  una delle più celebri animatrici del teatro d’ombra e del cinema di animazione. Una foto la ritrae con un turbante in testa e la pipa in bocca, seduta al tavolo, intenta a ritagliare con le forbici figure di carta per il suo teatrino.


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Progetto artistico di Katarina Janoskova e Francesca Bettini

In scena Katarina Janoskova
Coreografia di Claudia Monti
Voce narrante di Olivia Molnar
Collaborazione artistica di Paolo Valli
Regia di Francesca Bettini